La CICORIA (Cichorium intybus) appartiene alla famiglia delle Composite.
È una pianta molto antica, il cui uso risale all’epoca degli antichi egizi che ne consumavano le foglie per via delle proprietà digestive. Originaria dell’Europa centro-meridionale e dell’Asia, è stata in seguito naturalizzata in altri paesi a clima temperato.
È una pianta spontanea, che cresce bene in terreni soleggiati ed erbosi e presenta un rizoma ingrossato, con radice a fittone. Il fusto è di circa 120 cm circa, spesso ricoperto da corti peli nella parte bassa mentre i fiori, di colore azzurro-blu, sono raccolti in piccoli capolini.
Costituenti principali:
Inulina, lattoni sesquiterpenici, derivati dell’acido caffeico, cumarine, flavonoidi, vitamine e sali minerali.
Proprietà fitoterapiche:
Le radici della CICORIA vengono utilizzate per il loro contenuto in principi amari che conferiscono proprietà stimolanti l’appetito, digestive e favorenti l’attività biliare.
Per questi effetti, l’assunzione di questa pianta è utile in caso di cattiva e lenta digestione, mancanza di appetito, dolori intestinali e per contrastare la stitichezza. Ha, infatti, una blanda azione lassativa in grado di favorire il transito intestinale.
La CICORIA svolge anche un’azione diuretica e depurativa dell’organismo, in grado di stimolare l’attività e il buon funzionamento dei reni e del fegato; l’azione detossificante si riflette anche in un aspetto più sano della pelle, soprattutto se è associato ad altre piante depurative come la Bardana e il Tarassaco.
Consigli d’uso:
- Decotto: bollire per cinque minuti, in 250 ml di acqua un cucchiaino di radice di CICORIA essiccata e spezzettata, togliere dal fuoco, lasciare riposare per 10 minuti, quindi filtrare. Berne 2 o 3 tazze al giorno lontano dai pasti.
Avvertenze:
L’assunzione è sconsigliata in gravidanza e allattamento senza il parere del proprio medico.
CURIOSITÀ:
Per le sue caratteristiche organolettiche la CICORIA è utilizzata come succedaneo del caffè.
Viene utilizzata la radice, che dopo essere stata essiccata, tostata e polverizzata viene fatta bollire e filtrata. Si ottiene una bevanda salutare dal gusto amaro, molto simile al comune caffè, ma con il vantaggio di non contenere caffeina.
La CICORIA è spesso coltivata come “orologio floreale”, perché i suoi fiori si aprono a ore fisse e si richiudono cinque ore dopo. L’ora dell’apertura varia con la latitudine, mentre le foglie si allineano sempre verso nord.
Con la cicoria si può preparare anche un vino medicinale o enolito: si lascia macerare in un litro di vino bianco, per 15 giorni, 40 g di radice di Cicoria essiccata e ridotta in pezzetti; si filtra e si conserva in una bottiglia di vetro ben chiusa. La dose consigliata è di 2-3 bicchierini il giorno.